Fine anni '70, carcere di massima sicurezza su un'isola italiana. Luisa, contadina di un piccolo borgo dell'Italia centrale, va a trovare il marito detenuto da molti anni; Paolo, invece, è un ex professore di liceo, che solo di rado ha il permesso di vedere il figlio brigatista. I due sono costretti dal maestrale a rimanere per la notte sull'isola, scortati dall'agente carcerario Nitti, in crisi con la giovane moglie per la difficoltà di raccontarle ciò che vive ogni giorno. E in quella lunga notte di tempesta ognuno ripercorre i propri drammi, scoprendo le proprie fragilità e dando vita così, per quel breve momento, a un legame speciale con l'altro. Il giorno dopo il poliziotto capisce che gli basta un gesto per ritrovare la vicinanza con la moglie, mentre Luisa e Paolo, sulla nave che li riporterà sul continente, giungeranno insieme a pacificare il dolore passato.
La nostra recensione
La breve storia di una coppia impossibile sullo sfondo storico della fine degli anni di piombo. Unica donna nella cinquina del Campiello di quest'anno, l'autrice lascia il segno raccontando quello di cui la cronaca nera non parla mai, la vita amara dei parenti dei carcerati. In un'isola che ospita un carcere di massima sicurezza arrivano con la motonave due visitatori: Luisa, una contadina con cinque figli, va a trovare il marito omicida, e Paolo, un ex professore di filosofia, il figlio terrorista. A causa del maltempo, restano bloccati sull'isola per la notte, incominciano a parlare tra loro, a confidarsi, e ad abbozzare anche un rapporto cordiale con l'agente carcerario che li invita a cena con la sua famiglia. Il punto forte del libro qui, nel racconto di come il superamento della diffidenza, dell'estraneità, e l'apertura agli altri, anche i più diversi da noi, possano creare un clima di calore umano capace d'infrangere la solitudine e dar vita a 'un amore lontano dalla terraferma della quotidianià'. Daniela Pizzagalli