Pepe Carvalho, dopo tanti anni, viene richiamato a Madrid. Questa volta non per risolvere un caso ma per occuparsi degli invitati a una premiazione di gala. A bandire il lauto primio letterario è Lazaro Conesal, pescecane della finanza, re di quella corte dove polica ed economia si intrecciano selvaggiamente. Ma l'imprenditore ha ormai le ore contate e non gli resta che il prestigio culturale per cercare di salvare la propria immagine, gravemente minacciata dal corso della Storia. Non c'è dubbio, Madrid è molto diversa da come Pepe se la ricordava. Resta solo la bella Carmela, un po' più in carne e ancora più appetibile di un tempo, che lotta con passione per i suoi ideali. Il quadro tratteggiato dalla penna corrosiava di Montalban è desolante, e il suo umorismo tanto irresistibile quanto attuale: politici rampanti in attesa di un imminente cambio di governo; scrittori dalla lingua - e forse dalla mano - assassina; tronfi primi Nobel e trepidanti giovani promesse; critici venduti e accademici mummificati, donne risentite e industriali corrotti. Tutti, va da sé, pronti a tradire. Presto farà la sua comparsa un cadavere eccellente: quello dello stesso Lazaro Conesal, avvelenato in circostanze sordide. Mentre balza da un jet privato a una Jaguar, Pepe Carvalho si immerge in queste acque sporche per regalarci la disincantata immagine di una nuova Spagna postmoderna e liberista.
Ho ripreso in mano il libro quest'anno dopo averlo abbandonato tempo fa a metà del primo capitolo. Anche sta volta ho fatto fatica a superare lo scoglio del primo capitolo, ma con un po' di pazienza ce l'ho fatta e già al secondo capitolo quando fa la sua apparizione il nostro personaggio Carvalho la lettura si fa più fluida ed accattivante. Il ns detective abbandona le Ramblas della sua Barcellona per tornare a Madrid (vedi Omicidio al comitato central).
E' al servizio di un miliardario apprezzato sin da subito da Cavarlho per il "gusto sfrenato" che ha organizzato il premio letterario più ricco di Spagna. Ed è proprio durante la manifestazione di consegna del premio che si svolge tutto il nostro giallo, tra politici letterati e premi nobel ...
Cnsigliato
Premio (Il)
Anonimo - 17/03/2003 13:05
3/
5
Non è Borges, nemmeno Calvino, ma un ''giallo'' sul mondo dei libri (editoriale, artistico, tragicomico, dolceamaro) e della politica (nel senso più dispregiativo del termine) che ha una struttura non tradizionale, uno svolgimento in base all'ordine dei capitoli originalissimo. Citazioni, parodie, spirito sagace e cinico. Culinario, alcolico, un salto nella Spagna (corrotta) metafisica. Un giallo che non è un giallo.
LICIA CHIERICI - 01/10/2015 12:43
Anonimo - 17/03/2003 13:05