Nell'Europa del Rinascimento, gli alchimisti di corte erano allo stesso tempo ingegneri, inventori, consulenti finanziari e diplomatici, esperti dei segreti della natura. Tra loro, numerosi erano gli ebrei, ai quali re e principi concedevano favori e privilegi. Non per tolleranza religiosa, ma per convenienza: alchimisti e scienziati, così come i grandi mercanti, accrescevano la ricchezza degli Stati e delle città. Muovendosi con straordinaria perizia sui terreni della storia, della teologia e dell'antropologia, il nuovo saggio di Ariel Toaff esplora proprio i rapporti tra ebrei e cristiani, e tra ebrei cristianizzati ed ebrei tradizionalisti: a partire dalla misteriosa morte di Abramo Colorni, ingegnere bellico per i Gonzaga e gli Este.