'Sono nato a Siena nel 1936. Mia madre racconta che sono venuto al mondo l'ultimo giorno di carnevale e che, proprio per questo, ho sempre visto la vita in modo poco serio, afferrandone fin da piccino soltanto il lato buffo'. Impiegato in un istituto di credito, nei primi anni ottanta è stato coinvolto da Giorgio Forattini nell'avventura del Satyricon di Repubblica, ha ereditato da lui il ruolo di commentatore dell'attualità politica con la vignetta quotidiana su La Repubblica in alternanza con Massimo Bucchi e infine è approdato al Corriere della Sera alla massima diffusione. Da vero caricaturista si diverte a mettere a nudo la bruttezza che è fisica e morale al tempo stesso dei vari protagonisti del Palazzo, cioé i tanti tromboni che occupano la politica italiana.