Zero: come il niente, l'inizio, l'embrione. Quando Renato Fiacchini decide di chiamarsi così è un ragazzino magro e affascinato da tutto ciò che è spettacolo: musica, teatro, cinema. Sono passati oltre quarant'anni e Zero è sempre lì sul palcoscenico sorprendendo generazioni di fan, senza fare mai divisione tra uomo e personaggio. Decine di dischi di platino, artista più collezionato in assoluto, Zero deve il suo grande e stabile successo alla genuinità artistica, all'essere vero anche nella vita e non costruito per piacere. Una scelta che in passato gli ha attirato critiche, dissensi, ma che ha dato vita anche alla cosiddetta Zeromania, fenomeno che vede migliaia di giovani identificarsi in lui e nelle sue canzoni. Questo libro ripercorre la sua storia, una carriera che lui chiama viaggio, attraverso i dischi ufficiali. Dagli esordi al Ciak di Roma nel 1964 quando cantava i Rolling Stones e i Beatles alle serate al Piper Club; dal tendone circense di Zerolandia alla svolta musicale e d'immagine degli anni Ottanta. E poi il silenzio, la ripresa senza trucco, il sogno di una città della musica chiamata Fonopoli sino alla seconda consacrazione gratificata dai suoi ultimi dischi balzati tutti ai vertici delle classifiche e i concerti da tutto esaurito.