Questo testo vide la luce nello stesso anno nel quale fu aperto al pubblico il Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, di cui Fontana (1730-1805) fu ideatore, e presenta le ricerche forse più originali del naturalista trentino: quelle sull'"irritabilità", che lo stesso Albrecht von Haller valorizzò nei suoi "Mémoires". Grande sperimentatore, Fontana giunse a distinguere l'irritabilità dall'"elasticità" e, concentrando le proprie indagini sul muscolo cardiaco, a scoprire che la stimolazione di una singola fibra è sufficiente a provocare la risposta dell'organo tutto, il quale attraversa poi un breve "periodo refrattario" a nuove stimolazioni. Questi esiti delle "Ricerche filosofiche" lo condussero a formulare una precisa condanna delle tradizionali interpretazioni meccanicistiche dei fenomeni della vita e ad aprire alla biologia "un nuovo mondo d'inaudite verità" le quali "distruggono intiere librerie di romanzi".