Una famiglia italiana in un campo di concentramento giapponese nel diario della madre, Donna Topazia Alliata, che fu allieva di Pippo Rizzo, amica di Guttuso e Franchina ed esponente della scuola pittorica siciliana degli anni '30. L'8 settembre del 1943, Topazia Alliata si trovava a Kyoto insieme al marito Fosco Maraini - orientalista, antropologo e fotografo - e alle tre figlie ancora bambine - Dacia, Toni, future scrittrici, e Yuki. Erano arrivati in Giappone nel 1938 quando Fosco Maraini aveva vinto una borsa di studio e ricerca. Quel viaggio offrì loro, che erano antifascisti, l'occasione di allontanarsi dall'atmosfera politica italiana che sentivano oppressiva. Poi, era scoppiata la guerra. Dopo l'8 settembre, essendosi rifiutati di aderire alla Repubblica di Salò, Topazia Alliata e Fosco Maraini furono internati a Tempaku (Nagoya, Giappone) con le tre figlie. Le iniziali illusioni, gli stenti, la fame, il denudarsi delle nature umane, gli alti e i bassi dei rapporti nel gruppo degli internati, i tenaci eroismi e le fulgide generosità, che costituiscono il cuore del diario, restarono poi il nucleo forte di una vita intensa di donna, lungo il secolo del Novecento e le sue diverse fasi storiche. E nel ricordo e nella conversazione che questo libro aggiunge al diario, emerge il ritratto di un'artista, di una donna protagonista, e di una personalità coraggiosa e non conformista. Da conoscere, e riconoscere come esperienza collettiva.