L'ondata che mi travolse questa volta mi inghiottì facendomi subito sprofondare a venti o trenta piedi e trasportandomi, nello stesso tempo, con violenza e velocità formidabili, per un gran tratto verso terra; trattenni il respiro e cercai di assecondarla nuotando con tutte le mie forze per avanzare sempre di più. Stavo ormai per scoppiare, quando mi sentii proiettato verso l'alto e con immenso sollievo mi trovai con la testa e le braccia fuori dell'acqua e, per quanto non riuscissi a rimanere a galla per più di due secondi, ne trassi comunque un gran beneficio poiché ripresi fiato e coraggio. Di nuovo fui aggredito e a lungo sommerso dall'acqua...