La globalizzazione può essere un fattore di promozione della salute in termini di qualità della vita, di accesso ai servizi sanitari, di mortalità infantile, di controllo di devastanti malattie infettive, quali la malaria, l'AIDS, la tubercolosi. Se ben organizzata, la globalizzazione può sanare condizioni di disparità sanitaria nell'ambito di gruppi etnici e di nazioni, stimolando le istituzioni governative ad innalzare il livello di salute uguale per tutti. Con nuove regole e strategie che facciano della globalizzazione un potente strumento di promozione della dignità umana, si potrebbero sollevare milioni di persone dallo spettro della miseria e delle malattie. O meglio, esistono malattie curabili in alcune parti del mondo ed incurabili in altre per mancanza di fondi per acquistare farmaci. E' questa la più grande disparità che attanaglia oggi il nostro pianeta. In questo volume si analizzano i fattori che conducono a tale disparità e si delineano le strategie volte a sanarle. Tra l'altro, si auspica una sorta di piano Marshall per i Paesi in difficoltà economica e sanitaria, che dia l'avvio a riforme strutturali volte a risolvere anche i problemi della salute.
Con il valore aggiunto della globalizzazione intesa come occasione di migliorare lo standard della vita, della salute umana e dell'impegno di uomini ideativi dediti al bene del prossimo più bisognoso.