Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L'autismo l'ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Insieme, padre e figlio, uniti nel tempo sospeso della strada. Tagliano l'America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre.
La nostra recensione
Un padre, suo figlio, il loro viaggio. Se ti abbraccio non aver paura è l'avventura che il papà di Andrea, Franco Antonello, ha raccontato a Fulvio Ervas. Una storia racchiusa nel titolo, sei parole in cui si cela tutta l'essenza di Andrea: che ha bisogno, solo bisogno, di abbracciare gli sconosciuti per conoscerli. Perché nel maggio 1996 è iniziata la sua "avventura": "Suo figlio probabilmente è autistico". Una bufera che dura ormai da quindici anni, ora Andrea di anni ne ha diciotto.
Nelle pagine di Se ti abbraccio non aver paura il viaggio durato quasi tre mesi tra Stati Uniti, Messico e Brasile, tra sedici popolazioni diverse, tra situazioni ed emozioni incredibili, mozzafiato, mai strappalacrime. Da Miami a Los Angeles sulla Route 66 in moto e poi giù attraversando i Paesi del Centro America fino al Brasile.
Un amico comune ha fatto incontrare Franco e Fulvio Ervas davanti a uno spritz in un bar: "Ascoltami" ha detto Franco Antonello "la storia che ti voglio raccontare ha la forza della vita vera e la bellezza di un sogno". Così nasce Se ti abbraccio non aver paura.
Il papà di Andrea ha creato sette anni fa la Fondazione "I bambini delle fate" in cui riunisce gruppi di aziende di uno stesso territorio con le quali stipula dei veri e propri contratti commerciali. Mensilmente viene versata una quota per finanziare un progetto sociale in maniera costante e continuativa.
Fulvio Ervas
Nasce in riva al Piave il 23 luglio 1955, senza sapere che Einstein era appena morto. Quando ne avrà coscienza, si iscriverà a un liceo con l'idea di costruirsi una cultura scientifica. Attratto da tutti gli animali diversi dall'uomo, si laurea in scienze agrarie per insegnare poi scienze naturali nell'Impero della pubblica istruzione. È assediato da tante storie: per strada, nell'orto, vicende e personaggi gli si affollano in testa e non gli danno pace finché non si sentono in salvo su una pagina. Insieme alla sorella Luisa ha pubblicato La lotteria (Premio Calvino 2001) e Succulente. Ha dato poi vita a uno dei più curiosi e divertenti ispettori della pagina scritta, l'ispettore Stucky, mezzo persiano mezzo veneto, facendogli conquistare così i lettori di tutt'Italia.
Valeria Merlini
Il libro vuole avvicinare il lettore all'autismo, ma senza spaventarlo. Purtroppo chi si approccia ad un ragazzo autistico, senza le corrette nozioni, vede solo una persona poco gestibile.Da genitore di figli sani, quindi da una posizione di comodo, trovo questo padre a dir poco fantastico: anziché chiudersi in un bozzolo ha deciso di far vivere al figlio esperienze interessanti e di far conoscere agli altri la storia di suo figlio: veramente encomiabile. Purtroppo ritengo avrebbe fatto meglio a scrivere personalmente la storia, credo avrebbe saputo trasmettere le proprie emozioni meglio di quanto abbia fatto Ervas che ho trovato troppo distaccato, come dire: non basta una buona storia per fare un libro.
Se ti abbraccio non aver paura
alessandra899 - 30/08/2013 15:09
5/
5
Una storia vera. Dire toccante è poco. Scritto bene. Non può non coinvolgere il lettore, non solo per la trama ma nel proprio intimo. Un libro che insegna...la vita in tutte le sue sfumature.
Se ti abbraccio non aver paura
Marina Ber - 24/05/2013 09:51
5/
5
Romanzo tratto da una storia vera, la cui ispiratrice, purtoppo, è la malattia di Andrea che travolge lui e il mondo che gli ruota intorno: l'autismo.
Dopo aver provato per anni ogni tipo di terapie, tradizionali, sperimentali, spirituali, un'estate Franco decide di partire con il figlio Andrea per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta.
Insieme, padre e figlio, attraversano l'America in moto.
È un on the road a tutti gli effetti. Non ci sono prenotazioni. Ogni giorno, per tre mesi, si dorme in un posto diverso. Ogni giorno si conoscono persone nuove.
Andrea per conoscerle tocca loro la pancia, le abbraccia. È una sua abitudine, un modo per entrare in sintonia con loro.
Franco e sua moglie, la mamma di Andrea, si erano anche inventati delle magliette anni prima, in cui avevano scritto "se ti abbraccio non aver paura",
un avvertimento per non spaventare chi veniva prescelto dalle attenzioni del figlio.
Per tre mesi è Andrea a insegnare la vita a suo padre.
Andrea che abbraccia chiunque, che sbriciola ogni pezzetto di carta che gli capita tra le mani tiro seminandoli poi lungo il tragitto.
Andrea e le sue manie di ordinare a suo modo ogni cosa, persino i menù di un ristorante.
Scopre l'amore, come un ragazzo "normale".
Due eroi sopra una moto.
A volte viene da piangere,quando emerge fortemente l'anima grande di un padre, quando quelle senza filtro di Andrea, che comunica scrivendo
con un pc, ti chiudono lo stomaco per quanto sono potenti, dolorose, vere.
Si scoprono molte cose sull'autismo in questi pochi e brevi capitoli. Ma c'è anche speranza, magia e uno spietato realismo.
Un'avventura grandiosa ed emozionante con protagonista una malattia, ma che ci viene presentata in maniera semplice e imprevedibile.
Come Andrea.
Se ti abbraccio non aver paura
Anonimo - 02/08/2012 17:53
1/
5
Adesso le mie emozioni hanno colore...grazie Andrea!!!!!!!!!!!!
Se ti abbraccio non aver paura
Anonimo - 17/07/2012 21:52
4/
5
grande storia umana con avvolta da un bel libro di viaggio.
assolutamente consigliato.
Oldpap - 23/10/2013 10:21
PATRIZIA CALZI - 08/10/2013 09:52
alessandra899 - 30/08/2013 15:09
Marina Ber - 24/05/2013 09:51
Anonimo - 02/08/2012 17:53
Anonimo - 17/07/2012 21:52