Poesie in dialetto romanesco a cui si aggiunge la popolarità dei temi trattati da cui emergono "la povertà, la dignità e la fraternità" esistenti nel Paese e purtroppo poco considerati dalle Istituzioni. Una parola che dunque raccoglie e racconta la vita e lascia qualcosa in eredità al lettore, compreso un barlume di fiducia per il futuro.
Ho letto questo libro,è veramente bello consiglio a tutti di comprarlo anche ai non romani perchè lascerà a tutti dei valori in eredità.
Semo signori senza quattrini
Giusto Romano - 06/03/2014 18:26
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La grande bellezza di Roma vista dal basso, da sotto i ponti, dalla strada.Può un libro di poesia dialettale (con traduzione) diventare un caso letterario? Evidentemente si quando alla simpatia ed alla facilità del dialetto romanesco si aggiunge la popolarità dei temi trattati da cui emergono la povertà, la dignità e la fraternità esistenti nel Paese e purtroppo poco considerati dalle Istituzioni. Una parola che dunque raccoglie e racconta la vita e lascia qualcosa in eredità al lettore compreso un barlume di fiducia per il futuro. Il passaparola dei lettori ed il fine benefico dei proventi stanno facendo il resto.
Giusto Romano - 04/04/2014 19:45
Giusto Romano - 06/03/2014 18:26