«In lei il fiabesco nasce spontaneo, e altrettanto spontaneamente si ambienta contro lo sfondo del suo Paese, la Danimarca. I fantasmi entrano in scena come la cosa più naturale del mondo, nei suoi racconti, e le metamorfosi dei personaggi, che il carnevale romano giustifica nella Principessa Brambilla di Hoffmann, nei racconti della Blixen si accettano quasi senza sorpresa. La meravigliosa storia della cantante Pellegrina Leoni che, perduta la voce nell'incendio del Teatro dell'Opera di Milano, sopravvive abdicando alla propria personalità, e presentandosi in forme diverse ai suoi adoratori a cui sottrae, seguìta come un'ombra dal vecchio ebreo suo amico e protettore, finché muore nel momento in cui ricupera la propria personalità di cantante, contiene in sintesi tutte le qualità della scrittrice». (Mario Praz)
Sono sette racconti molto difficili, ma penso che il motivo per cui sono 7 perle è che, poco prima della II guerra mondiale, la scrittrice sente che un mondo sta per finire: perciò, i suoi racconti, non gotici, ma magici sono tutti ambientati nell'800, i cui valori la scrittrice forse sentiva che sarebbero stati spazzati via dalla guerra: forse è questo l'aspetto che mi ha commosso più di ogni altro.
Gabriele - 29/08/2005 02:02