Sarebbe bello avere due amici come Quilici e Ruggeri. Due viaggiatori per passione e professione, due che il mondo l'hanno visitato, conosciuto, vissuto. Due con cui se si fa il gioco di puntare il dito a caso su un mappamondo, ecco, loro ci sono stati. Sarebbe bello perché prima di partire si potrebbe chiedere dove vale la pena andare, quali sono le destinazioni davvero belle anche fuori dai cataloghi delle agenzie, i percorsi per trovare tradizioni ed emozioni reali e non Disneyland etniche per turisti in serie. Si potrebbe farsi consigliare angoli ancora nascosti in mezzo a luoghi dati per scontati, hotel nei quali le notti sono magiche e le camere con vista, piccoli trucchi per evitare sorprese poco piacevoli. Si potrebbe, infine, restare ad ascoltarli per ore, farsi caricare sulle loro storie di viaggio come su un tappeto volante e partire, almeno e intanto, con la fantasia. Il libro è tutto questo e qualcosa di più. È una miniera di suggerimenti da mettere in valigia per evitare rischi e delusioni, di itinerari da preparare e immaginare, di riflessioni argute per turisti davvero intelligenti. Ma è anche, come suggerisce il titolo, un invito a mettere da parte pigrizie, paure e preconcetti, liberare i propri desideri di evasione e di scoperta e, senza più indugi, viaggiare.
Ho voluto leggere ancora qualcosa sui racconti di Ruggieri e per un'altra volta il solito bluff come ''Farfalle sul Mekong''
Ho fatto spendere un po' di Euro alla mia scuola per arricchire la biblioteca,ma penso proprio non si arricchira' nessun alunno.
Sì, viaggiare. Come, quando, con chi, perché
Anonimo - 17/11/2006 19:26
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si, il libro non mi è piaciuto per nulla . Succede a tutti di assistere a un avvenimento di cui poi si legge sui giornali la descrizione e si vede quanto l'articolo sia lontano dalla realtà. A me è successo quando sono arrivato alla pagina 68. Si parla di Cuzco che è quasi a 4.000 metri (in realtà arriva a 3.400) che il treno che parte da Cuzco arriva a Jujuy (in realtà arriva a Juliaca) e che quel treno supera un passo di 5.000 metri !! ( il realtà il Passo La Raya è a 4.319 metri). Quindi mi sono detto se continuo a leggerlo quanto sarà distante la realtà dal testo ? La cosa che ho fatto è stata quella di chiudere il libro e di riporlo in un lontano angolo della libreria.
Anonimo - 29/11/2006 11:01
Anonimo - 17/11/2006 19:26