Dopo decenni di maturazione alla sociologia del diritto si prospetta la necessità di uscire dalle genericità dei suoi inizi, talora di sapore antropologico e filosofico, per dichiarare formalmente la sua scelta epistemologica per un diritto come fenomeno sociale concreto, come diritto positivo. In particolare l'Autore propone di utilizzare la categoria dell'efficacia del diritto positivo, e cioè del suo raggiungimento di conseguenze sociali attraverso la propria effettività, come categoria fondante un approccio sociologico che intenda costruire una vera e propria teoria generale della funzione del diritto positivo, nuova rispetto a quella tradizionale, dei giuristi, della struttura del diritto stesso, volta esclusivamente alla interpretazione delle norme giuridiche. I connotati storici del diritto positivo sono fatti confluire dall'Autore in un idealtipo legislativo, in cui il legislatore è istituzionalmente, storicamente, creatore del diritto stesso, pur se condizionato, per il momento attuativo, dagli apparati giudiziari ed implementativi.
Al realismo giuridico-giudiziario viene così contrapposto un realismo giuridico-legislativo, volto ad analizzare i processi di formazione delle leggi e di resistenza alla loro implementazione: di qui i temi del mutamento giuridico nonché del sommerso illegale (deviante, supplente, innovativo) inteso sia come sommerso "non registrabile", e cioè di fatto non identificabile, sia come sommerso tollerato.
La consistenza del sommerso è ulteriore argomento da affrontarsi in termini di efficacia del diritto positivo, nella prospettiva della razionalizzazione del procedimento legislativo, aperto all'analisi, alla progettazione ed alle previsioni delle scienze sociali empiriche. Il sistema giuridico si fa sempre più idealtipo legislativo maturo, capace di modulare permanentemente, attraverso un'adeguata copertura organizzativo-amministrativa, gli apparati giudiziari e burocratici, per la migliore riuscita delle norme giuridiche e la più soddisfacente soluzione dei problemi sociali che il diritto positivo è chiamato a fronteggiare.