In questo volume si analizza la ricorrenza dei molteplici elementi pittorici che la narrativa italiana moderna accoglie da oltre trent'anni, per inferirne le modalità e le motivazioni. E un fenomeno, questo, che ha visto non soltanto una modificazione dello statuto nella elaborazione delle cosiddette biografie artistiche più moderne, ma anche nella narrativa tout court. Partendo dal primo esempio rintracciabile nel romanzo 'Artemisia' (1947) di Anna Banti fino ad 'Oceano Mare' (1993) di Baricco, attraverso testi di Morandini, Malerba, Sciascia, Rebulla, Volpi, Del Giudice, Orelli, Maldini. Consolo, Ricciardello e Tabucchi, l'Autrice esamina approfonditamente le opere secondo la tecnica narratologica di Genette, passando dalla biografia romanzata all'autobiografismo, dall'ontologico al giallo, classico o storico che sia, nelle varie sue deroghe che approdano al fantastico e al fantascientifico. Un ruolo importante assume il postmoderno, come movimento di contaminazione in grado di ibridare le ormai fragili frontiere dei generi letterari. Qual è il ruolo del quadro o del pittore all'interno di un romanzo? Lo scrittore se ne avvale come escamotage o come stratagemma? E punto di partenza o di approdo? E ha ovunque lo stesso valore? Funziona da ekphrasis o da anamorfosi nell'economia della storia che un romanzo racconta? E se il quadro, prodotto dell'artificio mentale e insieme spirituale, mettesse in evidenza la "finzionalità" - ma con valore metanoico - del sistema culturale?
Sotto la protezione di Artemide Diana. L'elemento pittorico nella narrativa italiana contemporanea (1975-2000)
Anonimo - 10/03/2009 19:19
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Lettura intertestuale ed intersemiotica. Scoperte filologiche che gettano una luce diversa su opere narrative di grande successo - cfr. le fonti nascoste di "Oceano mare" di Baricco. Un'interpretazione di testi meno noti di autori pur affermati - cfr. l'ermeneutica del "Museo di Reims" di Del Giudice, che ne esce come opera di primaria importanza nella bibliografia dell'autore. Una rassegna di testi e autori maggiori e minori nel panorama degli ultimi 30 anni del XX secolo. Riflessioni teoriche di valore prescrittivo. Mai pedante, sempre appassionato ed appassionante. Finale di grande suggestione. Insomma un'opera imperdibile per studiosi e studenti, lettori e critici, curiosi di arte e letteratura. Un grande lavoro - protratto in ricerche di lungo periodo - che non può mancare nella libreria di chiunque ami la letteratura ed interrogarsi su dove va.
Anonimo - 10/03/2009 19:19