Le caratteristiche salienti dell'economia del periodo ellenistico sono l'apertura dei mercati lontani (Arabia, India, Cina), la diffusione universale della moneta, la formazione di grossi capitali e una più spregiudicata manovra fiscale da parte dello Stato, sebbene molti di questi introiti fossero poi impiegati in spese burocratiche e militari. Nel diritto permangono tradizioni secolari ma l'istituto familiare è decisamente democratizzato e la donna è maggiormente considerata. Nella scuola maestri e allievi sono chiamati a rendere conto del loro operato alla società e si esibiscono in saggi culturali e gare sportive. Infine la religione: il cosmopolitismo e le precarie condizioni economiche determinano un universale sincretismo religioso e un'enorme diffusione della magia oltre alle cabale dell'astrologia, grazie soprattutto alle suggestioni provenienti dall'Oriente. Completano il testo 16 tavole in bianco e nero, l'indice-glossario e l'indice dei passi citati (relativi anche al vol.7).