Il filo conduttore che unisce le varie parti di questo primo volume sta nel valorizzare gli elementi di novità introdotti a partire dalla fine del secolo XVIII (in particolare nel 'periodo francese') sul piano della produzione come dell'amministrazione, dei rapporti sociali come del pensiero politico; e nel mostrare al tempo stesso come questi sviluppi non costituissero di per sé condizione sufficiente o causa necessitante per il raggiungimento dell'unità nazionale. Col che si evidenzia da un lato come l'esito unitario sia stato il frutto fortunato di un insieme complesso di circostanze di fatto e di scelte individuali, dall'altro come esso abbia rappresentato un'autentica rottura, un salto qualitativo innegabile rispetto alle premesse maturate nella prima metà dell'Ottocento.