Nella Germania di Weimar, tra ideali repubblicani e deriva nazionalsocialista, la figura di Thomas Hobbes, il filosofo del Leviatano, diventa l'occasione teorica per la ricostruzione e la rivalutazione della vicenda dello Stato moderno, nell'epoca della sua crisi. Molti autori si confrontano con la sua lezione, con lo scopo di comprendere la genesi, lo sviluppo e il destino della modernità politica e del capitalismo moderno. Tra le interpretazioni tedesche di Hobbes sono decisive quelle di Carl Schmitt e Leo Strauss negli anni Trenta, in piena temperie nazista, quando diventa discriminante, per l'interpretazione della politica moderna, la riflessione sulle categorie di meccanicismo, razionalismo, individualismo e totalitarismo.