"Negli anni ho plasmato "Sulla pelle la speranza" immaginando di assumere le fattezze di un cantautore, modulando migliaia di seducenti frequenze, bilanciando dolcemente amore, vendetta, passione, odio, desiderio, rabbia, sentimenti questi in grado di viaggiare paralleli tra i tortuosi ed enigmatici meandri dell'animo umano. Venti storie come fossero canzoni, armoniosamente lambite da una musicalità ben distinta, concepite per essere assaporate, sorseggiate, condivise, sulle quali soffermarsi con introspettiva meditazione." (Pasquale Cavalera)