In una modesta mansarda della periferia milanese negli anni Sessanta uno svagato ragazzo di ventisei anni conduce la sua anomala "bohème" alle prese con studi inconcludenti, un grigio lavoro svolto solo per campare e l'unica passione per gli scacchi. Fino al giorno in cui un collega più anziano, già sposato e con un figlio, lo coinvolge in un ambiguo rapporto a tre con la giovane amante, Regina. Ora offrendosi, ora negandosi, la ragazza in realtà non concede interamente a nessuno dei due né il corpo né l'anima. Romanzo di formazione e della memoria.