Vera è una donna ferita, reduce da una separazione e da altre storie d'amore fallimentari. Vive a Napoli, ha due figli e un lavoro prestigioso nel campo della moda. Il libro è un percorso introspettivo a ritroso, tra abbandoni e umiliazioni attirate dalla sua docilità e dal mondo fantasioso in cui si rifugia da quando aveva circa sei anni. Da quell'epoca la sua memoria è un gomitolo di ricordi strani, percezioni mai elaborate, paure indefinibili. Sarà la confessione della madre, affidata ad una lettera lasciatale prima di morire, che le rivelerà il fiorire di quella dinamica masochista: un abuso sessuale subito da parte dello zio a cinque anni. Da quella rivelazione il suo mondo interiore si ricompone, come schegge di un vetro rimesse insieme con pazienza, da cui riesci di nuovo a specchiarti intera. Tutto si riallineerà sul filo più doppio della consapevolezza e del perdono verso tutti i suoi carnefici. La saggezza dell'anima coprirà come un manto la mente e i suoi percorsi deliranti, riallacciandosi all'innocenza dei suoi giochi di bambina allo specchio.
Con una narrazione straordinaria, carezzevole, particolareggiata a tratti aspra e vera, ma scorrevole e davvero molto carina, mai pesante e sempre curiosa parla un po' di tutto: di sogni, qualche fugace storia d'amore, l'ironia, la nostalgia, il dolore, la tristezza, e non ultimo di una Napoli intrigante e coinvolgente....... insomma si scopre simpaticamente di leggere un libro che ha in sé tutti questi intrecci di storie, contraddizioni e sentimenti mischiati sapientemente al punto da tenerti intrappolato fino alla fine. Splendido ritratto, comunque, di donna benché segnata, forte e determinata. Consigliatissimo...bellissimo libro.
Tienimi stretta
Jayan Vantaggiato - 08/01/2017 22:44
5/
5
Vera racconta la sua avventura nel mondo col cuore aperto, in modo diretto, senza fronzoli, ci fa conoscere il suo animo, le percezioni, i sentimenti, le frustrazioni, le delusioni, principalmente quelle avute con gli amori con i maschi, che inizia a odiare. Diversi rapporti finiti male, a iniziare da suo marito, e poi con gli altri, che si mettono con lei solo per fare allamore, o che la vogliono come seconda donna, o come donna di scorta, quasi un giocattolo. Lei si impegna al massimo per trovare lamore, ma le circostanze le sono contro, come se a un certo punto rifuggisse da quegli amanti. Per un po accetta anche i rapporti occasionali perché non sa stare da sola. Alla fine, quando legge la lettera della madre in cui le spiega un mistero che le aveva nascosto fino allultimo, Vera comprende il suo comportamento, lodio per gli uomini. E allora cambia, impara a perdonare tutti, anche coloro che le avevano fatto del male. Dallalto delle nuvole dellaereo che torna da Cordoba, li vede in quellisola della sua immaginazione, li vede tutti come bimbi. Ed è proprio nel suo tornare alladolescenza persa che ritrova la pace con se stessa e gli altri.
Francesca Scamarcio scrive in modo molto originale questo romanzo, che si legge tutto dun fiato. Il suo scrivere è come un fiume in piena che travolge il lettore e lo invita a riflettere sulla vita.
Tienimi stretta
021090000652 - 22/12/2016 22:56
3/
5
Protagonista assoluto l'universo femminile, con tutte le sue innumerevoli sfaccettature, analizzate talvolta quasi duramente, scavando nei meandri più nascosti dell'anima, talvolta con sconcertante banalità: facile ritrovarsi...il tutto ricondotto al tema dell'abuso sessuale e sullo sfondo di una Napoli quanto mai contradditoria; lettura apparentemente scontata, in realtà ritengo che sia profonda e lieve allo stesso tempo, tristemente attuale, da leggere per ritrovare magari un tassello della propria anima.
eduardo_26 - 11/01/2017 17:27
Jayan Vantaggiato - 08/01/2017 22:44
021090000652 - 22/12/2016 22:56