Trilogia dei baci

Come fa a sapere anche questa? L'esclamazione sorge a ogni pagina tanta è la conoscenza della giovinezza, delle studentesse, dell'università, della vita di collegio, degli esami, delle feste da ballo, delle confessioni cattoliche (comiche e sadiche), degli amori, della famiglia, la famiglia affettuosa e crudele che attraverso mille tentacoli governa i sentimenti e la sessualità delle figlie. Tre amiche studiano nella stessa università, durante gli anni sessanta, e sono alloggiate nello stesso collegio; le unisce l'età, la cultura cattolica (anche se una si dichiara atea), le separa la gara per gli amori e una darwiniana lotta per la vita. Una punta a sistemarsi e ci riuscirà nella mediocrità di un matrimonio borghese. L'atea, che si definisce "anarchica, agnostica, amletica", soccombe in un crescendo di pathos, vittima di un padre morbosamente attratto da lei. E con lei finisce per tutte l'età dell'innocenza. Quella che narra la storia prosegue dall'età dei baci non-baci (gli amori casti, in cui bisogna stare attenti che i baci non cadano mai sulla bocca) all'età dei baci mendaci (i baci del matrimonio, vissuto come un lento avvelenamento quotidiano), fino all'età dei baci d'addio, che chiudono nei toni bassi di un adagio una marcia sulla vita cominciata con l'impeto dell'assalto. In tre esistenze, il dramma di un'epoca. Sullo sfondo una piccola città di provincia si trasforma lentamente in una piccola metropoli.

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