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Descrizione

Lucy Barton è nata ad Amgash, nell´Illinois, e ne è scappata tanti anni prima per rifugiarsi a New York. Ora è diventata una scrittrice di successo e nel suo nuovo libro ha dipinto proprio quell´angolo di Midwest, teatro di un´infanzia dolorosa e di molte miserie. Tutti ad Amgash sono curiosi di leggere il suo memoir, che diventa il pretesto per illuminare vite e storie di gente comune. Come quella di Patty Nicely, che si nasconde dietro il suo peso per non affrontare la paura del sesso; o quella di Jay, che affitta la stanza degli ospiti e poi filma di nascosto le donne che vi alloggiano, protetto dall´indifferenza (o dalla compiacenza?) della moglie. Come quella di Vicky Barton, che alla sorella Lucy non perdona di avercela fatta; oppure di Pete, il loro fratello, invecchiato in solitudine senza mai aver vissuto... "Personaggi dolenti, che compiono azioni giuste o sbagliate senza quasi distinguere fra bene e male", tutti in cerca, se non della felicità, almeno di un momentaneo sollievo dalla fatica di vivere.

Elizabeth Strout è nata nel Maine ma da molti anni vive a New York. Ha pubblicato i suoi racconti su "The New Yorker" e molte altre riviste. In Italia ha pubblicato tre romanzi, Amy e Isabelle, Resta con me e I ragazzi Burgess, e la raccolta di racconti Olive Kitteridge. Con Olive Kitteridge ha vinto il Premio Pulitzer (2009), il Premio Bancarella (2010) e il Premio Mondello (2012). Dalla stessa raccolta di racconti è stata tratta una serie tv, prodotta dalla Hbo. Ha inoltre pubblicato Mi chiamo Lucy Barton (2016), candidato al Man Booker Prize e al Baileys Women´s Prize 2016.

"In questo libro perfetto e ricercato, dolore e guarigione coesistono in uno stato di perpetua dipendenza, come fratelli in lotta".
The Wall Street Journal

"Tutto è possibile è un romanzo splendido e profondo. Il sogno di essere compresi, forse il piú umano di tutti i desideri, è la sostanza che unisce le sue storie".
The Guardian

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