Il volume è la copia anastatica dell'edizione del 1944. L'opera, iniziata nel 1941, è stata realizzata grazie alla collaborazione del professor Achille Bertini Calosso, Soprintendente ai monumenti e alle gallerie dell'Umbria. Come scrive nella prefazione Carlo Bonardi, l'allora presidente della Consociazione Turistica Italiana, ''nel turismo italiano l'Umbria tiene un posto a sé, vorremmo dire privilegiato: Perugia, Assisi, Orvieto, Spoleto e le minori città d'arte sono meta non di folle svagate, ma di ristretti nuclei attenti ai richiami della religione francescana, dell'arte serena e del sereno paesaggio''.