All'era dei pirati della finanza e dell'industria, degli imperi economici costruiti sui campi di battaglia è succeduto lo scenario desolante degli anni Trenta: la borsa in caduta libera, la crisi, la disoccupazione, e "tutti quegli scandali ignobili, quei processi, quei tracolli privi di grandezza"... Come molti della sua generazione, Christophe Bohun non ha né ambizioni, né speranze, né desideri, né nostalgie. E un modesto impiegato nell'azienda che suo padre, il Bohun dell'acciaio, il Bohun del petrolio, è stato costretto, dopo un clamoroso fallimento, ad abbandonare nelle mani del socio. Si lascia svogliatamente amare da una moglie di irritante perfezione e da una cugina da sempre innamorata di lui. "E la pedina" annota la Némirovsky sulla minuta del romanzo "che viene manovrata sulla scacchiera, che per due o tremila franchi al mese sacrifica il suo tempo, la sua salute, la sua anima, la sua vita". Alla morte del padre, però, Christophe trova in un cassetto, bene in evidenza, una busta sigillata: dentro, un elenco di parlamentari, giornalisti, banchieri a cui, nel tentativo di evitare il crac, il vecchio Bohun aveva elargito somme ingenti affinché spingessero il governo ad accelerare i preparativi bellici. Riuscirà questo bruciante retaggio, questa potenziale arma di ricatto, e di riscatto, a scuotere Christophe dal suo "cupo torpore"? Difficile trovare un romanzo così puntualmente applicabile a temi e fatti di ottant'anni dopo.
Una pedina sulla scacchiera No, non stiamo parlando di un manuale di scacchi come il titolo potrebbe facilmente ingannare ma di un importante testo della produzione della polacca Nemirovsky. Riassumendo, si potrebbe sintetizzare come un viaggio psicologico (nel senso novecentesco del termine) allinterno della degradazione morale familiare durante la crisi americana del 1929 che ha distrutto intere famiglia e gettato sul lastrico una generazione che solo il New Deal riuscirà parzialmente a risolvere.
Il contesto è quello di un magnate dellacciaio vecchio e malato costretto a cedere un ramo dazienda al socio per evitare il crac finanziario che incombe minaccioso sul suo impero economico di rovina e distruzione. Attorno ad esso si intarsiano come celle di un prezioso e calibrato mosaico le vicende della sua famiglia alla quale il magnate sente di non appartenere perché considerata inutile,faziosa e priva del suo spirito capitalistico che gli ha permesso di affermarsi con linganno e la sopraffazione malgrado forti difficoltà iniziali.
Cristophe, figlio del magnate dellacciaio, è protagonista paradigmatico di questo romanzo, incapace di mantenere il patriarcalismo, succube della moglie e di un figlio che non lo rispetta. Dopo la morte di Bohun, linetto si troverà dinanzi a un inquietante segreto legato a bustarelle e favori trascritti con certosina pazienza dal padre per salvaguardare lincolumità di potenti finanzieri e industriali senza scrupoli.
La presa di coscienza di Cristophe romperà il tiepido e cristallino mondo ovattato entro cui si era volontariamente ritirato, rassicurato dal tepore domestico e da quelle giornate di pioggia trascorse in solitaria a riflettere osservando pozzanghere e rimembrando il passato di giovane scapolo
Nemirovsky da sempre attenta a tematiche intime qui tratteggia un mondo affaristico spregiudicato e senza speranza dove la famiglia che ha matrice biografica (la scrittrice polacca suicidatasi ad appena quaranta anni ebbe un rapporto travagliato con la madre e complicato con un padre,guarda caso, banchiere ed esponente della borghesia ) assume ruolo dominante come ente disgregatore più che unificatore. Il ripetersi di eventi,azioni,noia e accidia di una classe borghese immobile testimoniano la sconfitta dellamore.
Un sentimento perso e sepolto pochi giorni dopo lunione matrimoniale, testimonianza terribile di una sterilità affettiva amaramente biografica.
La pedina sulla scacchiera
Pasqualina Iannello - 31/05/2013 00:33
5/
5
Parabola discendente di un nichilista, un insoddisfatto senza forza nelle azioni e senza direzione nei sentimenti... Un capolavoro di psicologia. SEGNALO LA CONTEMPORANEA USCITA DELLO STESSO ROMANZO PRESSO "EDITORI RIUNITI", A UN PREZZO INFERIORE.
eugenio_rizzo - 08/10/2013 21:19
Pasqualina Iannello - 31/05/2013 00:33