Una risata nel buio Solo per i Soci Bookclub. Scopri

Descrizione

"C’era una volta un uomo che si chiamava Albinus, il quale viveva in Germania, a Berlino. Era ricco, rispettabile, felice".

Era. Perché sotto la superficie della sua vita appagata, al fianco di una moglie incolore e candida come un giglio, è agitato da una segreta lussuria. Una sera, in un cinema, nota una ragazza stretta in un abito nero, il "viso pallido, imbronciato, di una bellezza struggente". Si chiama Margot, ha diciott’anni, è figlia di un operaio e di una donna delle pulizie e sogna di fare l’attrice. A dispetto dell’età, però, è cinica, calcolatrice, volgare. Ed è colei che lo condurrà alla perdizione...

Scritto in russo nel 1931 con il titolo di Camera Oscura e poi tradotto in inglese, questo romanzo venne completamente revisionato dall’autore in occasione della pubblicazione in America e, di fatto, perfezionato con Lolita, che uscirà nel 1955. Ma già tra queste pagine si intuisce la grandezza dell’autore che si muove "con eleganza tra dramma e commedia, in una storia cupamente ilare".

«Implacabile precisione dei dettagli, gran folla di comparse cui l’occhio narrante offre una breve ma sontuosa vita romanzesca, metafore smaglianti». La Stampa

«È subito chiaro a chi legge che non si tratta di una semplice storia di suspance». La Repubblica

Vladimir Nabokov (1899-1977) rampollo di una famiglia aristocratica, fuggì dalla Russia in seguito alla Rivoluzione, e dopo un passaggio europeo, nel 1940 sbarca negli Stati Uniti. Nabokov è già uno scrittore, un professore universitario, un critico e un entomologo, ma la fama arriverà solo con Lolita, scritto in inglese e pubblicato nel 1955. Tra le altre sue opere ricordiamo: Fuoco pallido, Ada, Il dono, Parla, ricordo, Disperazione, L’incantatore.

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