Ancora troppo poco si conosce delle vittime cadute sotto i regimi totalitari comunisti. Più di cento milioni di morti. Assassinati, trucidati nei campi di concentramento, gettati nelle fosse comuni dopo esecuzioni di massa, deportati e abbandonati in steppe gelate, morti di fame nel corso di carestie provocate dalla folle presunzione di riprogettare una società ideale, nella totale negazione delle libertà dell'uomo reale. Dalla genesi dello stato terrorista di Lenin, attraverso le dittature sanguinarie dell'Europa orientale e dell'Asia, fino alla Cuba rossa di Castro e al comunismo in Africa: la storia di un'utopia che nelle sue realizzazioni pratiche si è rivelata incapace di gestire la rivoluzione tecnologica moderna e si è risolta in una drammatica via al sottosviluppo. Fatti, documenti e sconvolgenti tabulati numerici sui costi umani - rimasti fino ad oggi confinati in ambito accademico - vengono alla luce attraverso una sintesi semplice, efficace, di grande forza narrativa.