"Il centro dell'Universo è un rigurgito della Terra rappreso in purissimo cristallo. L'Hoggar. Semplicità." Uno studioso delle migrazioni animali siede sul colle dell'Assekrem, contempla un tramonto stordito di colori e attende il passaggio delle rondini. In quel deserto - povero, essenziale, nudo - si avverte la prossimità alla nuda, utile bellezza dell'esistere, come forse l'aveva sentita il monaco francese - tutti lo ricordano ancora come "le père" - che in quegli stessi luoghi ha lasciato traccia di sé, del suo apostolato, della sua ascesi. In attesa delle rondini il nostro irundologo ha modo di cogliere l'agile sapienza del suo accompagnatore Jibril, di ascoltare il dimah Tighrizt, astuto poeta viaggiante, di consumare amore dolcemente mercenario con la berbera Jashmina, di sentire la fastidiosa incongruenza di una giornalista, Marguerite, arrivata per un servizio sul popolo dei tagil. Ma soprattutto, di fronte all'essenzialità del centro dell'Universo, di fronte alla mite saggezza dei tagil egli misura la distanza dal mondo, dal mondo che altrove collassa nello spaventoso disordine della guerra. E così racconta a Jibril altre storie di erranze e migrazioni: dell'orsa Amapola sorpresa nelle foreste della Carnia, dell'armeno Zingirian incontrato nel suo cammino verso la Bosnia, verso la guerra, del principe polacco Potocki, del popolo dei kubaci, e soprattutto della donna che cammina lungo le strade del mondo con la sua sporta di plastica in mano, di Perfetta che è quella donna raminga ma è anche la donna di cui l'orsa Amapola ha leccato il sangue, e infine dell'assedio della città di Tuzla. Storia dentro la storia, storia orale - antica e modernissima - che letteralmente migra di bocca in bocca, come un racconto narrato intorno al fuoco, "Il viaggiatore notturno" è un romanzo sulla giustizia che l'uomo ha da rendere all'uomo. È un volo, un volo di rondine sulla barbarie di un secolo che non è ancora finito.
Ciao a tutti voi. Proprio ora ho smesso di leggere questo libro. Ho letto solo 42 pagine e fin ora non mi ha trasmesso nulla. E' così vuoto, statico e lento. Il titolo comunque è molto romantico peccato che la storia non sia così.
Viaggiatore notturno (Il)
alessandro - 12/11/2005 18:34
3/
5
Appena finito il libro mi ero reso conto di aver volato sulle ali di una rondine, ma poi, dopo qualche tempo, lasciate ''sedimentare'' le emozioni, mi sono reso conto che mi è rimasto poco. Concordo con il commentatore che ha detto che alterna momenti di altissima poesia a pagine di noia mortale. Però, meno male che in questo periodo di Grandi Fratelli, di Isole dei Famosi, di Talpe (puah!) e chi più ne ha più ne metta, ci sono ancora persone che sanno scrivere - magari solo il 40% del libro - pagine di pura poesia.
Viaggiatore notturno (Il)
Marino - 27/09/2005 17:20
2/
5
Mi è piaciuto? Mi ha deluso? BOHHH!!! Certamente mi ha lasciato perplesso...Mi aspettavo di più da un premio Strega, per quanto...A pagine direi quasi di pura poesia, succedono momenti di un tedio mortale... Intrecciare tante storie diverse sembra veramente una forzatura. Comunque, chi vince ha sempre ragione!
Viaggiatore notturno (Il)
Anonimo - 14/09/2005 14:40
4/
5
Come sempre Maggiani, ci fà vedere le emozioni che sono generate da piccoli o grandi eventi, e le analogie tra atteggiamenti della vita quotidiana in una cittadina italiana , tribolazioni di umanità in guerra e popoli che vivono fuori dal mondo.
consigliatissimo come tutto ciò che scrive Maggiani.
Viaggiatore notturno (Il)
Anonimo - 30/08/2005 18:12
4/
5
Con una dolcezza ed una delicatezza senza eguali l'autore ci racconta degli orrori/errori della guerra e di piccole rivincite quotidiane sulla follia umana; senza eguali è la descrizione dell'incontro con l'orsa Amapola.
Un libro decisamente drammatico eppure in grado di imprimere una violenta sferzata di speranza nel lettore. Sicuramente consigliato.
Viaggiatore notturno (Il)
Lucas - 24/08/2005 15:01
4/
5
Un libro profondo ed allo stesso tempo capace di esprimere emozioni semplici che nel mondo di oggi appaiono troppo spesso scontate e non profondamente analizzate
Viaggiatore notturno (Il)
Anonimo - 26/07/2005 15:38
4/
5
Lieve come la morte... Crudele come la vita.
La bellezza di questo romanzo è tutta qui.
Maurizio Maggiani è un grande narratore.
Anonimo - 28/11/2005 13:44
alessandro - 12/11/2005 18:34
Marino - 27/09/2005 17:20
Anonimo - 14/09/2005 14:40
Anonimo - 30/08/2005 18:12
Lucas - 24/08/2005 15:01
Anonimo - 26/07/2005 15:38