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Sono passati due anni da quando Luiz Inacio da Silva, detto Lula, è stato eletto presidente del Brasile. Tornitore in una fabbrica, poi sindacalista e fondatore del Partito dei Lavoratori, attualmente la più importante formazione progressista dell'America Latina, Lula è diventato il leader di una nazione vasta come un continente, ricca di contraddizioni e di speranze, che ha deciso di concedersi il lusso di sognare un futuro migliore. Per fare l'esperienza di un Brasile al di fuori dei luoghi comuni, per mostrare le complicate problematiche che Lula ha dovuto e deve affrontare, la scrittrice Ana Tortajada e la giornalista Natza Farré sono partite per il Sudamerica, per incontrare i membri del gabinetto del presidente e parlare con la gente. Sono state a Brasilia insieme alle donne del Movimento Sem Terra le quali, segnate dalla povertà, e a volte anche abbandonate dagli uomini, con tanti bambini da accudire, non rinunciano però a impegnarsi nella quotidianità politica e a lottare per le loro rivendicazioni. Hanno intervistato Frei Betto, uno dei responsabili del programma Fame Zero, che ha come obiettivo quello di sfamare a breve almeno dieci milioni di famiglie. Hanno percorso le stradine di fango delle favelas e parlato con l'umanità sofferente che le abita... Entrando nel cuore del Brasile piene di entusiasmo e voglia di testimoniare, le due autrici ci hanno regalato un magnifico reportage, senza nascondere né le difficoltà né le disillusioni. Un documento che permette ai lettori - grazie anche a un magnifico inserto fotografico a colori - di conoscere i volti di un Paese immenso e offre gli strumenti per poter giudicare la nuova grande avventura della "democrazia partecipativa" del Brasile di Lula.
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