1968: i Pink Floyd sono una delle band più calde del pianeta. Una manciata di singoli di successo in Inghilterra gli hanno aperto le porte degli States, la psichedelica è la musica del momento e la vena creativa sembra inarrestabile. Hanno solo un problema: il loro chitarrista, fondatore, frontman e principale compositore sta uscendo di testa. Syd Barrett è considerato uno dei migliori musicisti della sua generazione, ma droga, stress e l'incapacità di vedere la propria arte come prodotto lo stanno portando sul baratro. Per sopravvivere, la band dovrà cacciarlo. Per ritrovarsi, Syd abbandonerà la musica, tornerà a vivere con la madre a tenterà di affrontare i suoi fantasmi a colpi di LSD. Alla fine, i cammini torneranno a sfiorarsi, senza toccarsi davvero, in una distanza irriducibile che darà vita a quello che è uno dei più grandi album della storia del rock.