Questo secondo volume postumo di poesie di Luisa Zille - dopo "Eco" del 1996 conclude una ricerca poetica ventennale. Attraverso un dialetto recuperato scavando nei recessi del proprio retroterra e insieme reinventato con precipua attenzione agli arcaismi lessicali e alle sonorità aspre, l'autrice fa affiorare un tumultuoso viluppo di sensazioni.