Basato in larga misura sulle esperienze personali dell'autrice, il primo romanzo di Anne, la più giovane delle sorelle Bronte, pubblicato nel 1847 con lo pseudonimo di Acton Bell, colpisce per la sicura, armoniosa linearità della narrazione, per il perfetto equilibrio di una struttura in cui nulla - né un episodio, né una battuta di dialogo, né una descrizione - appare superfluo e in cui nulla è incompleto. Protagonista e io narrante della vicenda Agnes, la giovane istruttrice che lascia la casa paterna, spinta, più che dalla necessità economica, dal desiderio di conoscere il mondo e di dar prova di sé, appare una figura di sorprendente modernità nella sua piena consapevolezza, nella implacabile lucidità con cui osserva il mondo che la circonda. Animata da una semplice, umanissima trama d'amore, la vicenda del romanzo è giocata sul contrasto tra il rigore morale, la solida stabilità di Agnes e la vacua instabilità, la corruzione della "buona società" in cui la giovane donna si muove, ritratta con una penetrante, affilata ironia che mette a nudo quello che Anna Bronte definiva " il lato oscuro della natura umana 'rispettabile' ".