"E' strano, ma l'alba delle droghe coincide con quella della vita sul nostro Pianeta. Si pensa che la coltivazione dei vegetali psicoattivi sia iniziata nel periodo neolitico, poco dopo il 7000 a.C., praticamente in tutto il mondo, ma la raccolta delle piante che fanno strani effetti sulla mente era iniziata da millenni". Costituito da una raccolta di interventi tratti dalla rivista americana "High Times", specializzata dagli anni Settanta nella controinformazione sulle droghe, questo libro è uno dei testi più coraggiosi e completi prodotti sull'argomento. Nella convinzione che solo la conoscenza profonda della materia metta al riparo dai pericoli derivati da un uso scorretto, colloca le informazioni sulla composizione e gli effetti delle sostanze che alterano la mente all'interno di un quadro storico rispettoso dei contesti culturali e delle tradizioni religiose. Per arrivare, attraverso un viaggio affascinante tra i più diversi territori geografici e culturali, alla conclusione che "se le droghe causassero dipendenza, chiunque le usasse regolarmente ne diventerebbe dipendente. Invece non solo non lo diventano tutti quelli che usano eroina, ma neppure lo diventa la maggioranza dei bevitori. Quindi, è evidente che ciò che causa la dipendenza non è la sostanza, ma il modo in cui viene usata..."