Il libro analizza la crisi dell'unità nazionale dal 1980 a oggi. Nell'ultimo trentennio, infatti, la cultura politica italiana, tralasciando incautamente il confronto con la riflessione storica, ha accelerato e incoraggiato divisioni sociali e territoriali, con le quali oggi si trova a fare i conti. Il volume analizza il ruolo che l'Unione europea, i partiti e, più in generale, la cultura, hanno avuto in questo processo, e ribadisce il valore fondamentale della Costituzione, che non deve essere espressione della volontà programmatica di una maggioranza politica. Ne esce un quadro denso di tensioni che potranno essere composte soltanto attraverso il recupero e l'aggiornamento della coscienza storica del Paese.