John Beer è tornato. E con lui le esilaranti imprese scolastiche degli studenti italiani, rese famose e consacrate dal best seller - e vero e proprio libro cult - "La classe fa la ola mentre spiego", che raccoglie le note disciplinari più divertenti d'Italia. Questa volta, gli utenti del blog "Sette in condotta" (www.notadisciplinare.it) si sono scatenati sulle giustificazioni: creative, sfacciate, iperboliche, o semplicemente candide, queste piccole perle di umorismo riflettono perfettamente uno dei tratti più tipici del carattere italiano. Che siano redatte da genitori ingenui o complici - "Il ragazzo è giovane e talvolta necessita di svago che non mi sento di negargli" -, o portino la firma degli stessi alunni - "Dovevo finire un download" -, che suscitino in noi solidarietà o disapprovazione, riescono sempre a farci ridere. Continua così la tragicommedia della scuola italiana, una sagra della comicità (e dell'inciviltà) che non risparmia niente e nessuno: i fatti di cronaca, la politica, la religione, il mondo della tv, del cinema, della musica, persino le favole sono prese di mira dalla forza dissacrante delle scuse che gli studenti inventano per sottrarsi ai propri doveri. E se qualche temerario non si scomoda nemmeno a escogitare una bugia 'ad hoc' - "L'alunno M. chiede di uscire alle ore 11.15 per verifica d'inglese" -, altri hanno affinato la tecnica negli anni, diventando dei virtuosi della beffa - "Motivo dell'assenza: morto e risorto". Il già vacillante carrozzone dell'istituzione scolastica italiana subisce un nuovo duro colpo, e anche i genitori non ci fanno una bella figura...