"The Mercenary Lover"/ "L'amante mercenario", dato alle stampe da Eliza Haywood nel 1726 durante il primo periodo della sua brillante carriera letteraria, è un breve romanzo incentrato sull'arte della seduzione, su amore ed erotismo, sulla brama di potere e danaro, tutti elementi che l'autrice condivide con la tradizione narrativa tardosecentesca francese e inglese. In esso la romanziera riscrive parodicamente il genere della 'nouvelle' francese d'argomento erotico-amoroso, arricchendolo con il gusto per la satira politica e di costume e ricorrendo ad un'accorta contaminazione di variegati modelli narrativi, tra i quali il racconto utopico, il romanzo realistico, pastorale/erotico ed epistolare. "L'amante mercenario" si configura, così, come campo di sperimentazione narrativa e di ricerca di nuove modalità scritturali che avrebbero confermato il pieno successo del 'novel'. Inoltre, per la sua vena trasgressiva - sia in ambito letterario che politico/sociale e morale - Haywood fu presto additata e condannata come licenzioso e immorale, una "pennivendola svergognata" la quale, facendo della scrittura un mestiere competitivo e redditizio, era considerata dai letterati suoi contemporanei una prostituta della letteratura.