Appena quindicenne, Maria Capitanio, innamorata del bandito Agostino Luongo, si unì alla sua banda, che nel 1868 si scontrò con il 4° Reggimento Fanteria. Catturata, preferì suicidarsi piuttosto che tornare in famiglia. Filomena Pennacchio, la più bella e famosa delle brigantesse, contesa da tutti i capi, si innamorò del brigante Schiavone: fucilato il suo uomo, fu arrestata mentre era incinta e, sconfitta dalla vita e dalla storia, scelse, per amore del futuro figlio, di collaborare con il nemico e di rivelare tutti i segreti dei briganti. Dopo il successo di "Il sangue del Sud", Giordano Bruno Guerri ci conduce di nuovo nel mondo del brigantaggio meridionale raccontandoci, grazie a una ricca documentazione storica, le vicende di due donne simbolo di quell'epoca. Due vite emblematiche, raccontate con piglio narrativo, attraverso le quali possiamo immergerci in un mondo affascinante e pericoloso, e rileggere da un'altra prospettiva il fenomeno del brigantaggio e quei decenni cruciali nella storia del Paese.