Tra aprile e maggio del 1945, la zona della provincia di Treviso con epicentro la cartiera Burgo di Mignagola di Carbonera fu teatro di uno dei più feroci massacri attuati da elementi partigiani nel corso della guerra civile. Delle vittime - fascisti rastrellati nella zona e civili uccisi per motivi di vendetta e rapina - solo un centinaio furono riconosciute perché quasi tutti i corpi, come dichiareranno diversi testimoni a guerra finita, furono gettati nelle acque del fiume Sile, bruciati nei forni della cartiera o sciolti nell'acido. Le maggiori efferatezze avvennero all'interno della cartiera, dove imperava Gino Simionato, detto "Falco". Il processo ai responsabili, celebrato a Treviso nell'estate del 1954, dopo aver appurato i fatti criminosi e gli autori degli stessi, si concluse col "non doversi procedere a carico degli imputati in ordine ai reati rubricati, perché estinti per effetto di amnistia".
Libro meraviglioso: descrizioni vibranti e documentazione inoppugnabile. Una riscrittura della resistenza alla luce di carte processuali e testimonianze di diversa fonte. Consigliato.
Claudio B.
La cartiera della morte. Mignagola 1945
Anonimo - 09/09/2011 15:22
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Serena è documentatissimo e preciso in ogni riferimento: uno storico di Vaglia. Il libro basterebbe da solo a dare un giudizio definitivo sulla resistenza.
Raffaella
Anonimo - 27/09/2011 18:09
Anonimo - 09/09/2011 15:22