Lo spettatore cinematografico è un cinenauta che viaggia in modo vicario verso luoghi e mondi sconosciuti, talvolta mitici e mitizzati, come le grandi metropoli; tal altra esotici e inaccessibili. Viaggi vissuti surrettiziamente per tramite dell' identificazione in personaggi di finzione è vero, ma sempre e comunque prepotenti pungoli alla propria fantasia e alla soddisfazione del proprio immaginario inespresso. Partendo da questa funzione/capacità euristica del cinema di rendere "turistico" lo sguardo dello spettatore, il testo, da un lato, definisce e puntualizza le modalità con cui il cinema trasforma i paesaggi rappresentati, urbani e/o extraurbani, dall'altro analizza le complesse motivazioni psicologiche che hanno dato vita al fenomeno socio-culturale del Cineturismo, ovvero a quel particolare tipo di turismo stimolato e indotto dalla visione dei luoghi che il cinema "mette in scena".