Il corpo del paziente non è un semplice "oggetto" sul quale mettere in atto pratiche assistenziali, terapeutiche e riabilitative, ma un "soggetto incarnato", carico di esperienze, idee, vissuti e aspettative. Le autrici analizzano la problematicità, nell'operatività, di una pratica assistenziale e riabilitativa intesa come incontro tra "soggettività incarnate", nella quale entrano in gioco l'affettività, l'intimità, la sessualità, le dimensioni più profonde e latenti del proprio essere donne e uomini. Il contributo che questo studio si propone di portare nelle pratiche sanitarie è proprio quello di una riflessione sui processi di cura intesi come incontri di "io corporei".