Esistono alcune cellule, dette staminali, la cui caratteristica è quella di non essere ancora differenziate. Uguali all'origine, quando si riproducono si trasformano nelle mille varietà cellulari dell'essere adulto, e per tutto il corso dell'esistenza si mobilitano per riparare gli eventuali danni all'organismo con una efficacia miracolosa. Presenti nei primi giorni di vita di un embrione e poi in tutti i tessuti adulti, rigenerano organi lesi, dal cuore al cervello. Insomma, anche se a volte falliscono - quando il danno è troppo esteso o dura da troppo tempo o mancano le risorse necessarie perché possano svolgere il loro compito - sono cellule di un'importanza straordinaria. E per questo motivo gli scienziati vorrebbero imparare a trapiantarle e a copiarne i meccanismi di riparazione. Se sono così straordinarie, se promettono terapie meno brutali di quelle attuali, o terapie utili a curare malattie oggi incurabili, c'è però una questione che si pone con sempre maggiore urgenza: è lecito condurre su di esse qualsiasi tipo di ricerca o esistono limiti da non superare? Iniziato cinque anni fa, il dibattito etico e sociale sulle cellule staminali non si placa. Enormi sono i problemi che esse pongono ai biologi e ai cittadini. I primi vorrebbero infatti addomesticarle, i secondi si chiedono se sia giusto distruggere gli embrioni rimasti inutilizzati nei centri per la fecondazione assistita, o addirittura se sia lecito clonarli, con la tecnica usata per la pecora Dolly, al solo scopo di ricavare cellule da studiare in vitro o da coltivare per trapiantarle, un giorno, nei pazienti. Angelo Vescovi, uno dei più importanti studiosi al mondo di questo settore, cerca di fare il punto sull'intricato dibattito in corso. E lo fa ripercorrendo le tappe che hanno segnato la ricerca, i successi e i fallimenti e, soprattutto, raccontando in modo chiaro e preciso che cosa veramente la comunità scientifica sa e che cosa ancora ignora. Se è vero infatti che le scelte morali non possono essere compiute per tutti i cittadini all'interno di un laboratorio scientifico, è però altrettanto vero che per prendere una decisione è necessario conoscere esattamente i molti risvolti di una questione cruciale per il futuro di tutti noi.