Due temi si intrecciano in questo libro. Il primo è l'interrogazione classica "Che cos'è la filosofia?" Il secondo si chiede "Che cos'è, in realtà, un dono?" Il dono di sé e il dono anonimo: tra queste due dimensioni della donazione, il libro sviluppa il tentativo di rispondere alla domanda cruciale sull'essenza della filosofia. Se l'utile, il profitto sono sempre più gli idoli dei nostri tempi, quello filosofia:) è l'atto antiidolatrico e iconoclasta per eccellenza. Cercando l'essenza della filosofia, Andrea Tagliapietra trova la forma sovrana di un gesto. Un gesto, quello della donazione, che interrompe il circuito dell'utile e dell'interesse, ma anche, in qualche maniera, del sapere stesso, rappresentando il modo, ogni volta diverso, con cui la filosofia ottiene il suo scopo originario: la sospensione dell'assolutismo della realtà. Il filosofo è quell'uomo che non si accontenta della rassegna delle spiegazioni particolari, ma chiede e pretende di più, che aspira ad un gesto tanto inutile, quanto sovrano.