Sono gli Oscar del cinema italiano, e al posto della statuetta americana c’è la riproduzione della celebre scultura di Donatello (l'originale, come è noto, si trova al Bargello di Firenze). La prima edizione risale al 1956 e da allora, fra i vincitori ci sono stati tutti i giganti del nostro cinema, dal Fellini di Amarcord a Luchino Visconti, da Vittorio De Sica a Ettore Scola e Mario Monicelli (e, più recentemente, Verdone, Troisi, Moretti, Benigni, Virzì, Sorrentino…). Per quanto riguarda gli attori protagonisti, i più premiati della storia sono stati Alberto Sordi e Vittorio Gassman, che hanno vinto il David ben sette volte, e Sophia Loren, sei. Insomma, il meglio dei film nostrani passa per forza da qui. E dunque arriviamo al 2018, con i titoli, i registi e gli attori in gara, vincitori e nominati: a te la scelta del film da goderti nell'inarrivabile comodità del divano di casa tua, in Dvd o BluRay. E buona visione.
Una lotta senza quartiere tra gli splendidi scenari dei vicoli di Napoli e il mare del golfo. Musica, sentimento e azione: il film trionfatore ai David di Donatello 2018 è stato Ammore e malavita, commedia musicale diretta dai Manetti Bros., cioè i fratelli romani Marco e Antonio Manetti. Ai David il film ha vinto anche altri premi nelle categorie Costumi, Musica, Canzone (Bang bang) e Attrice non protagonista (Claudia Gerini).
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Il musical Ammore e malavita, dei due Manetti Bros, ha dunque vinto come Miglior Film, ma in quella categoria le nomination (come si direbbe in America) sono andate anche a A Ciambra, di Jonas Carpignano (che ha vinto come Miglior Regista), il film animato Gatta Cenerentola, La tenerezza, di Gianni Amelio e Nico 1988, di Susanna Nicchiarelli.
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Il Premio alla Miglior Attrice è andato a Jasmine Trinca per Fortunata di Sergio Castellitto. Le altre candidate erano Paola Cortellesi (Come un gatto in tangenziale), Valeria Golino (Il colore nascosto delle cose), Giovanna Mezzogiorno (Napoli velata) e Isabella Ragonese (Sole cuore amore). Quello al Miglior Attore è stato assegnato a Renato Carpentieri (La tenerezza). Le nomination erano per Valerio Mastandrea (The Place), Antonio Albanese (Come un gatto...), Nicola Nocella (Easy) e Alessandro Borghi (ancora Napoli velata).
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Come gli Oscar dell’Academy hollywoodiana premiano anche il miglior film in lingua straniera, così anche l’Accademia del David premia il miglior film non italiano. Ha vinto Dunkirk (del britannico Chris Nolan) battendo gli altri ottimi quattro candidati: L'insulto (del libanese Ziad Doueiri), La La Land (di Damien Chazelle, Usa) Loveless (di Andrej Zvjagincev, Russia) e Manchester by the Sea (di Kenneth Lonergan, Usa).
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I vincitori delle precedenti edizioni del David come Miglior Film: La pazza gioia di Paolo Virzì (2017), Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (2016), Anime nere di Francesco Munzi (2015), Il capitale umano, ancora di Virzì (2014), La miglior offerta di Giuseppe Tornatore (2013). Il premio è stato assegnato per la prima volta nel 1970: lo vinse Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, di Elio Petri, ex aequo col Metello di Mauro Bolognini.
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Il protagonista della cerimonia dei David è stato Steven Spielberg, di passaggio in Italia per promuovere il suo nuovo Ready Player One. Un'occasione per ripercorrere la straordinaria filmografia del regista americano.
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