Risolvere l'equazione del conflitto arabo-israeliano ha sempre rappresentato una sfida per i leader dei paesi occidentali. Tentare di farlo nel periodo compreso tra il 1950 e il 1967 ha significato affrontare una complessa serie di variabili e di incognite, legate alla realtà mediorientale e internazionale. Da un lato, il passaggio di testimone tra le ex potenze coloniali e gli Stati Uniti, reso drammatico dalle esigenze di controllo delle risorse energetiche mediorientali, dall'altro, la lotta per la leadership del mondo arabo e il confronto sul tema del panarabismo, che trovarono nella questione palestinese un mezzo di propaganda politica.