Alberto Vigevani si è dedicato alla poesia solo nell'ultima parte della sua parabola artistica, fino a quel momento composta da romanzi e racconti autobiografici radicati in una Milano oggi cancellata dal tempo. E del 1985 l'uscita presso Scheiwiller della raccolta Anche le più lievi (che comprendeva al suo interno una plaquette-strenna uscita due anni prima sempre con il benemerito editore milanese). Nel 1993 uscì, nuovamente "All'insegna del Pesce d'oro", L'esistenza. Presentando la raccolta, Luigi Baldacci segnalava il tono sommesso, familiare del suo poetare; ne sottolineava i debiti con la musica del tardo Montale e le assonanze con Sereni. Rilevava come volontà del suo fare poetico fosse una "risposta a un'urgenza esistenziale piuttosto che a un assillo formale"; rinvenendo la ragione più profonda della sua poesia nel "sentimento del limite, che è la più acre riprova dell'esistenza".