Il volume analizza la teoria encefalocentrica della cognizione esposta nel trattato ippocratico "Sulla malattia sacra", situandola in un contesto medico ed epistemologico segnato dal dibattito tra opposti "paradigmi": encefalocentrico, emocardiocentrico, psicocentrico - e considerandola alla luce delle integrazioni elaborate dalla critica filologica nel corso degli ultimi decenni. L'obiettivo consiste in una critica della visione dualistica dei processi cognitivi e della sua applicabilità al contesto epistemologico di Male Sacro, ma anche in un tentativo di ridefinire la struttura epistemologica della teoria encefalocentrica e di individuare e valorizzare i nessi fra gnoseologia, fisiologia della cognizione e biologia del vivente riscontrabili nel testo ippocratico.