Questo libro è fatto di parole pensate e di pensieri scritti. E una singolare raccolta di testi surreali venuti fuori al primo mattino, di racconti in prima persona, di sogni e di giochi con le parole. Se assumiamo che scrivere comporta un'organizzazione razionale di idee e fatti, questo libro è irrazionale. Più che da una tastiera i testi sembrano usciti da un frullatore, la sua caratteristica è la mescolanza e la convivenza di "oggetti di natura di diversa". Il carattere sperimentale riscontrabile oltre che nell'uso della parola, anche nell'impostazione tipografica e nell'impaginazione, colloca il volumetto nell'ambito della ricerca sulla comunicazione e sul linguaggio. La lettura di questo libro può essere un'esperienza divertente, commovente ma anche spiazzante. Le parole accompagnano il lettore in una lieve e piacevole confusione che per qualche minuto lo solleva dal peso del pensiero razionale. Il libro mostra una sottile ironia che, attraverso rocamboleschi passaggi da poesie d'amore, a storie di lavatrici parlanti, da momenti di introspezione a racconti di fatti reali, libera la mente, dà forma a uno Zen metropolitano.