Chi erano e cosa pensavano realmente i 'signori della guerra' del Terzo Reich, gli uomini che il Fuhrer pose alla guida di una delle più potenti macchine da guerra della storia? Mai, forse, un esercito poté contare su generali così abili, preparati, capaci di inventare nuove strategie nel corso della stessa battaglia, protrarre fino all'estremo, grazie alle loro sole capacità, la guerra anche quando questa era irrimediabilmente perduta. Ma come poterono cedere alla follia di Hitler, come poterono accettare direttive che portavano le loro truppe alla distruzione?
I generali di Hitler. I condottieri della macchina da guerra nazista
dario altafini - 12/08/2002 21:27
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Grandi strateghi, straordinari tattici e geniali condottieri, con un unico difetto: la sudditanza nei confronti di Hitler e l'incapacità di opporsi, permeati com'erano del principio prussiano dell'obbedienza incondizionata a colui al quale avevano prestato il giuramento di fedeltà, ai suoi ordini, avallati dall'imbelle e passivo Comando Supremo (OKW), palesemente contrari a qualsiasi logica militare e politica. A nulla potè il loro genio militare di fronte alla preponderanza delle forze avverse in campo e alla loro cronica mancanza di uomini, mezzi e rifornimenti.
dario altafini - 12/08/2002 21:27
Grandi strateghi, straordinari tattici e geniali condottieri, con un unico difetto: la sudditanza nei confronti di Hitler e l'incapacità di opporsi, permeati com'erano del principio prussiano dell'obbedienza incondizionata a colui al quale avevano prestato il giuramento di fedeltà, ai suoi ordini, avallati dall'imbelle e passivo Comando Supremo (OKW), palesemente contrari a qualsiasi logica militare e politica. A nulla potè il loro genio militare di fronte alla preponderanza delle forze avverse in campo e alla loro cronica mancanza di uomini, mezzi e rifornimenti.