Condannato ingiustamente al carcere, alla tortura, alla morte, il grande filosofo Boezio ha lasciato ai posteri un'opera illuminante, che Dante stesso tenne sempre con sé negli anni dolorosi dell'esilio: il De consolatione philosophiae. Un testo nel quale immagina la sapienza stessa fargli visita in carcere e mostrargli come la fortuna terrena sia ingannevole e come la vera felicità si conquisti attraverso i valori spirituali e interiori, con lo sguardo che poniamo sul mondo e dentro di noi, fino a scoprirvi una scintilla di luce divina.