Nonostante vengano dipinti come pericolosi e destabilizzanti, l'Europa ha un bisogno vitale di lavoratori immigrati e della loro manodopera a basso costo per reggere la competizione sui mercati globali. Si passa così dall'invocare l''immigrazione zero' al praticare sempre di più l'immigrazione a 'zero diritti', fatta di clandestinità e precarietà, sfruttamento e razzismo, ma anche di movimenti auto-organizzati di presa di coscienza e di difesa dei propri diritti, come documentano i saggi presentati in questo volume relativi ai vari paesi europei.